Cara elettrice, caro elettore,
ho deciso di candidarmi alle primarie del Partito Democratico in sostegno di una donna coraggiosa, Rosy Bindi, perché credo che sia urgente una riscossa femminile per migliorare l’Italia e curare la malattia della nostra politica.
Sarò capolista nel Suo collegio elettorale. Questo significa che, se eletto, farò parte dell’Assemblea Costituente del nuovo Partito Democratico. Nessun incarico retribuito, né carriera politica in vista: resterò in ogni caso a svolgere il mio lavoro di giornalista. Ritengo utile, però, esercitare una presenza vigile in questo importante appuntamento politico. Per evitare che sia tradita la promessa di un partito davvero democratico, cioè aperto alla partecipazione dei cittadini.
Con Rosy Bindi cerchiamo un’alternativa di classe dirigente tramite l’impegno civile, il volontariato e la cittadinanza attiva. Come sostenitore dell’Ulivo, attendevo con impazienza la nascita di un grande partito unitario del centrosinistra. Ma ora sono preoccupato: dobbiamo imporre regole di sobrietà ai futuri dirigenti e garantirne un avvicendamento a favore delle donne e dei giovani. Altrimenti saremo condannati all’oligarchia, cioè il governo dei pochi.
Insieme a me saranno candidati nella lista “Con Rosy Bindi democratici, davvero”:
Bruna Mekbuli, giovane albanese laureata in giurisprudenza; l’avvocato Fabio Arrigoni, consigliere di zona; Giovanna Fabbri, impiegata Rai e neo-mamma vittoriosa sulla sua disabilità.
Ci unisce l’idea di una politica fondata sui valori della solidarietà e dell’accoglienza: una città afflitta da gravi disuguaglianze non solo diventa pericolosa e ingiusta, ma perde competitività. Per questo Milano ha bisogno di un Partito Democratico nettamente alternativo al centrodestra di Moratti e Formigoni.
Votare domenica 14 maggio non dispenserà seggi e privilegi. Una vasta partecipazione alle elezioni primarie può trasformarsi, semmai, in una provvidenziale spallata al sistema politico. E’ la ragione per cui Le propongo di sostenere il 14 ottobre la lista “Con Rosy Bindi democratici, davvero”.
Un cordiale saluto,
Gad Lerner
www.gadlerner.it