Attenti, rispunta il proporzionale

venerdì, 5 ottobre 2007

L’impotenza della politica italiana è lì, plasticamente rappresentata da quei 7 milioni e mezzo di poveri che non diminuiscono ma semmai aumentano nel nostro paese. E da un governo imprigionato nella ragnatela dei partitini che proteggono questa o quella lobby, mettendo il veto su ogni riforma che incida davvero sulle rendite di posizione. E’ ingenuo pensare, ad esempio, che in un Parlamento come questo si approvi la legge sul conflitto d’interessi o una legge antimonopolistica sulle tv.

Sono e resto un referendario convinto (ho firmato per l’abrogazione della legge elettorale “porcata” di Calderoli il primo giorno della raccolta e ho portato Giovanni Guzzetta in tv quando Rai e Mediaset lo censuravano) perché ho paura di una legge elettorale che perpetui questo equilibrio d’impotenze.

Vedo infatti con preoccupazione che Fassino e Rutelli stanno cercando un accordo con Forza Italia, l’Udc, la Lega e Rifondazione comunista per introdurre in Italia un sistema elettorale proporzionale alla tedesca. Attenzione. Se verrà di nuovo consentito ai partiti di centro e a quelli di sinistra una scelta di alleanze di governo successiva alla campagna elettorale, beh, sarà il Partito democratico a pagarne le conseguenze. Tornerà a dividersi, subirà scissioni.

All’Italia serve invece un bipolarismo chiaro, fondato su un sistema maggioritario che incoraggi pure il centrodestra a unirsi e fornisca la possibilità concreta di governare a chiunque vinca le elezioni.

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