La democrazia dell’imprevisto

sabato, 13 ottobre 2007

dita incrociate

Ieri sera a Milano, in via San Marco, mi ha attraversato la strada un gatto nero e un attimo dopo… aaargh!, distorsione del malleolo. Non sono superstizioso, ma in ogni caso zoppico soddisfatto: l’eventuale colpo si sfiga si è già manifestato lasciando incolumi le elezioni primarie e il risultato della Bindi. A conferma di ciò, l’incontro con i cittadini di zona Garibaldi è stato partecipato e interessante, alla faccia del gatto nero.
Ora incrocio le dita nella speranza che la voglia di esserci, contare, determinare le scelte sul futuro della nostra collettività, prevalgano sullo scetticismo che trapela dappertutto, compreso il nostro blog.
Non che gli scettici non abbiano le loro buone ragioni, ma difficilmente ci sarà un’occasione migliore del 14 ottobre per tentare un ricambio democratico del ceto politico di centrosinistra. Vale la pena di provarci, avendo fiducia nei nostri concittadini che amano sempre dire la loro sulla politica.

Se domani ai seggi vi verrà il nervoso scoprendo che il candidato Veltroni ha due o più liste diverse che lo appoggiano; se vi dispiacerà poter scegliere solo una lista bloccata: magari ricordatevi che nel Comitato dei 45 c’è stato chi ha votato contro un regolamento cucito su misura per il “candidato unico”. E in quella minoranza c’ero anch’io.

La democrazia ha di bello che ogni qual volta apri uno spazio nuovo di partecipazione –tipo le primarie- poi arrivano gli imprevisti. Il nostro imprevisto si chiama Rosy Bindi: i vertici di partito tranquillizzati dall’accordo su Veltroni, non avrebbero mai immaginato che una donna tosta decidesse di rompergli le uova nel paniere. Ne è scaturita una campagna elettorale libera in cui ci siamo ritrovati con sorpresa sempre più numerosi (e allegri), con la sensazione di fare la cosa giusta. Niente male la democrazia dell’imprevisto.
Dunque auguri a tutti per il voto di domani che segnerà comunque un progresso nella democrazia italiana.

P.S: Un dettaglio marginale. Mi spiace che nel collegio di Milano 1, dove sono candidato, la mia principale competitrice abbia deciso di sottrarsi a un confronto di fronte agli elettori di cui pure avevamo già concordato data, ora, luogo e indirizzo. Almeno Veltroni ha avuto la correttezza di dichiararlo, il suo no ai confronti diretti! E pensare che per scrupolo di correttezza e “fair play” l’avevo pure invitata all’”Infedele”, dove il mio ruolo di conduttore limitava oggettivamente la mia possibilità di argomentare… Il dispiacere non è politico, si tratta di un episodio irrilevante. Sarò all’antica ma provo sempre una delusione personale quando una persona manca alla parola data.

I commenti sono chiusi.

I commenti di questo blog sono sotto monitoraggio delle Autorità. Ti preghiamo di mantenere i toni della discussione entro i limiti di buona educazione e netiquette in essere come regole del blog. Inoltre usa con moderazione i seguenti comandi di formattazione testo.