Auguri a Walter Veltroni, segretario del Partito democratico. Gli abbiamo mosso rilievi e critiche, come dovrebbe essere naturale in una competizione dove infine sono chiamati a scegliere i cittadini, e a maggior ragione oggi riconosciamo la legittimità della sua leadership.
Il Pd ha infatti bisogno di un segretario forte e chiaro nelle sue scelte. Credo e spero che la partecipazione di oltre tre milioni cittadini alla nascita del Pd possa venir percepita da Veltroni come una felice spallata: lo aiuterà a svincolarsi dagli obblighi correntizi dell’estate; ma lo sollecita a ripetere sistematici e frequenti momenti di consultazione della cittadinanza –non può esaurirsi tutto nel 14 ottobre- perché il Pd diventi davvero un partito vitale, popolare, democratico.
Nel frattempo a Veltroni tocca prendere una decisione che avrà riflessi importanti sulla futura fisionomia del Pd, riguardo alla legge elettorale. Una scelta favorevole al sistema di voto maggioritario delinea un Pd protagonista di un bipolarismo che –nel medio, lungo periodo- tende al bipartitismo. Proprio come indica il referendum che Veltroni ha sostenuto, pur senza firmarlo. Al contrario il mantenimento di un sistema di voto proporzionale, per quanto migliorato, consegnerebbe il Pd al gioco delle alleanze parlamentari, col rischio di frenare qualsiasi incisiva azione di riforma della società italiana.
A Veltroni propongo infine un’occhiata dentro i risultati delle primarie. E’ imbarazzante che finora ai suoi vertici il Pd sia stato capace di eleggere solo 3 donne su 16 segretari regionali. Suona a presa in giro, e non si risolverà la contraddizione nominando tante donne “numero due”. Avrà poi notato le percentuali molto più basse della media conseguite dalle liste Veltroni nel Nord Italia, e a Milano in particolare, dove ha preso solo il 32 per cento una lista che pure era guidata fra gli altri da due ministri e dal presidente della Provincia. C’è un’inadeguatezza di classe dirigente del centrosinistra in questa parte del paese che non si risolverà con modesti aggiustamenti.
