Commissione etica, dite la vostra!

venerdì, 16 novembre 2007

Prodi

Prodi si conferma l’osso duro che in troppi sottovalutano, facendosi poi male come succede ora al Berlusconi dolorante e protestatario con la sua spalla lussata. Niente elezioni nella primavera 2008, tutt’altro che scontata la ricandidatura a premier del centrodestra per il Cavaliere.
Personalmente sono molto scettico pure riguardo alla trattativa avviata da Veltroni sulla legge elettorale, derogando
dall’impostazione maggioritaria che per me continua ad essere la più adatta a guarire la malattia della politica italiana, dunque la più benefica per il paese. Ne parleremo. Ma prima devo comunicarvi che domattina a Roma s’insedia la Commissione etica del Partito
democratico, di cui faccio parte. Dovremo ragionare su tutta una serie di vincoli di mandato e di incompatibilità che non mortifichino il
professionismo politico -ce n’è più che mai bisogno- ma gli restituiscano requisiti di onorabilità.

Lo spettacolo dell’azienda per cui lavoro, la Telecom, alle prese con una rissa torbida fra azionisti in cerca dei suoi nuovi leader, ci rivela che il mondo dell’impresa privata non sta molto meglio del mondo politico. Ma se vuole avere una funzione innovativa il Pd dovrà dare il buon esempio: darsi una serie di regole che modifichino l’attuale, obsoleto excursus della carriera politica, incoraggiando nuove forme di selezione e ricambio delle classi dirigenti. Mi avevate promesso dei suggerimenti via blog, ricordate? E’ il momento di farmeli avere: prometto di tenervi aggiornati sulla discussione interna alla commissione.

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