La vittoria di Berlusconi

venerdì, 25 gennaio 2008

berlusconi prodi

Leggo stupidaggini tipo liste Prodi o mini-Ulivo e ne deduco solo che elaborare la sconfitta e’ difficile per tutti. Gia’ perche’ Berlusconi ha vinto e il tentativo di contrastarne il nocivo dominio italiano -che aveva in Romano Prodi il leader piu’ competitivo- ha perso.
Prodi ha vissuto un dramma che sul piano umano non si meritava: figurare come uomo della conservazione, dopo avere aperto con l’Ulivo una stagionbe politica innovativa. Ha compiuto degli errori, subito dei ricatti, ma nessun altroi avrebbe potuto raccogliere piu’ consensi elettorali e fare altrettanto per il risanamento e il recupero dell’evasione fiscale.
Ma ora che vince di nuovo Berlusconi ha ben poco senso dilaniarsi sulle procedure. Governo Marini o disbrigo degli affari correnti con Prodi? Voto ad aprile o voto a giugno? E’ chiaro che l’interesse del paese sarebe quello di rinnovare la sua rappresentanza politica con una legge elettorale maggioritaria come quella cui tende il referendum. Magari potessimo celebrarlo il 15 aprile. In subordine: magari potessimo tornare al Mattarellum. Pero’ continuo a pensare che ormai si tratta di dettagli.
Il futuro impone un profondo rinnovamento della nostra stessa idea di politica. Non me ne frega niente di vendette prodiane o simili altre amenita’. Vorrei un Partito davvero democratico capace di recidere i legami col sottogoverno lottizzato. Ora che ci sara’ meno trippa per gatti, facciamo di necessita’ virtu’.

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