Libano: per saperne di più

lunedì, 12 maggio 2008

libano.jpgMantengo la promessa. Ecco qualche titolo per conoscere più da vicino l’intricata matassa libanese. Purtroppo alcuni libri sono in francese.
Il più bel romanzo sulla guerra civile secondo me è “Facce bianche” di Elias Khuri (Einaudi). Un autore severo nell’orientamento anti-israeliano, molto stimato però anche da David Grossmann. Divertentissimo, anche se datato, “Il levantino” di Eric Ambler appena ripubblicato da Adelphi.
Il mosaico etnico libanese è ben rappresentato nel romanzo generazionale di Charif Majdalani, “Histoire de la Grande Maison”, edito da Seuil.
Buono il saggio di Gian Micalessin, inviato del “Giornale”, edito da Boroli: “Hezbollah. Il partito di Dio, del terrore e del welfare”. La migliore opera sistematica recente sull’insieme della regione è quella del grande Fred Halliday, “Il Medio Oriente. Potenza, politica e ideologia”, Vita & Pensiero editore. Il più rimpianto fra gli intellettuali libanesi resta Samir Kassir, di cui Einaudi ha pubblicato ahimè postumo, dopo l’attentato che l’ha ucciso, “L’infelicità araba”. Infine l’utile dialogo a tre fra Jean Lacouture, Gérard D. Khouri e Ghassan Tuéni che quest’ultimo ha pubblicato a Beirut nelle sue edizioni “An-Nahar”. Il titolo è sconsolato: “Un siècle pour rien. Le Moyen-Orient de l’Empire ottoman à l’Empire américain”. Credo siano tutti libri acquistabili online.

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