L’eccesso di zelo della Marcegaglia

martedì, 2 settembre 2008

Sul “Sole 24 Ore” di oggi il mio ex compagno di liceo Alberto Alesina -già in tempi antichi più sveglio e più moderato di me- rileva l’inopportunità della presenza di Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria, nella cordata Alitalia che nasce da una deroga alla legislazione antitrust e implica un ennesimo finanziamento pubblico. Alesina non potrà essere accusato nè di prodismo nè di bolscevismo: è preside alla facoltà di economia di Harvard, e ci compiange da laggiù.
Apprezzo che il giornale della Confindustria abbia pubblicato tale critica, seppure chiarendo che viene espressa a titolo personale. Ma con ciò stesso evidenzia una scelta di subalternità alla politica del governo Berlusconi consumata in palese contraddizione con la linea ufficiale del sindacato degli imprenditori, sostenitori a parole della libera concorrenza. Credo che la Marcegaglia dovrebbe fare un passo indietro, ma temo che non avverrà. Speriamo voglia almeno motivare l’investimento compiuto dalla sua azienda, che somiglia più a un tesseramento che a una scelta industriale.

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