Ieri notte il presidente emerito Francesco Cossiga ha inviato al nostro blog il seguente messaggio:
Se ai tempi di Luigi Calabresi ci fossero stati Tavaroli e Mancini forse, quei “ragazzi non malvagi” che non avevano fiducia nella “giustizia borghese” e che appartenevano a quella OGN che assisteva poveri e derelitti, lotta continua oggi nota come “lobby continua”, non avrebbero punito o ammazzato!
E sempre di notte io gli ho risposto così:
Gentile Presidente Francesco Cossiga, la ringrazio di averci preferiti all’”Isola dei famosi”. Non dubitavo che lei tifasse per l’ex carabiniere spregiudicato cui le regole paiono solo un optional da signorine. Lei può anzi menar vanto di esserne stato un modello ispiratore. Temo però che carabinieri di tal fatta ve ne fossero pure ai tempi di Lotta Continua, contrariamente a ciò che lei lamenta, senza che ciò mutasse peraltro il corso della storia.
Quanto alla nostra lobby, la supponevo meno maramaldo: cos’altro deve capitare a Sofri perchè smettiate di additarlo come un privilegiato?
Verificata stamane con lo stesso Cossiga l’autenticità del suo messaggio, devo lamentarne il successo ottenuto fra gli utenti del blog che lo esplicitano a modo loro: cioè deprecando che a Sofri sia concesso spazio sui giornali. Vorrebbero una condanna supplementare, non prevista dai tribunali dei paesi democratici: l’obbligo del silenzio per il colpevole. Per come lo conosco, credo Cossiga capace di battute grevi (questa era pure vecchiotta) ma non di vigliaccheria.
Il suo atteggiamento ribaldo motiva pure la simpatia da lui espressa a Tavaroli, pesce piccolo custode di grossi segreti, uomo che rischia di pagare per tutti. O invece di cavarsela con un patteggiamento (scommetto che non ci sarà nessun processo sul dossieraggio Telecom), vivendo però nella condizione precaria del custode di segreti scomodi al potere.
Come ho già scritto ieri notte, spero che gli inquirenti setaccino i messaggi ricevuti durante la trasmissione dal nostro blog.
Ce ne sono più d’uno interessati e interessanti.