Fra’ Girolamo Savonarola ci ammonisce col ricordo del suo celebre Falò delle vanità, nella Firenze medicea. Predicava che “i soldi sono niente”, morì da eretico. Ora lo ripete Benedetto XVI nel pieno di una crisi finanziaria senza precedenti. Chi lo prende sul serio? Guai ai ricchi, d’accordo, ma intanto sono i poveri a conoscere il sapore amaro della rinuncia. I politici si distaccano dall’élite di appartenenza e promettono punizioni ai manager, dichiarati unici colpevoli del crac. Ma nel frattempo le disuguaglianze si acutizzano. Stasera alle 21,10 su La7 una puntata dell’Infedele per riflettere su come la Grande Depressione ci cambierà la vita. Lo chiederemo a un protagonista della finanza milanese come Francesco Micheli, ma anche al portavoce dell’Opus Dei, Pippo Corigliano. Discuteranno con loro Paolo Ferrero, segretario di Rifondazione comunista; Bruno Tabacci dell’Udc; Giampiero Cantoni del Pdl; Francesco Boccia del Pd. Ma in studio porteranno la loro testimonianza anche un sociologo tra i miei maestri più amati, Bruno Manghi, oggi direttore della scuola sindacale Cisl, e delle persone che hanno già sperimentato sulla loro pelle cosa vuol dire la caduta nell’indigenza. A voi chiedo come sempre di intervenire numerosi sul blog con suggerimenti, domande, commenti.