L’anniversario delle primarie (e del blog)

martedì, 14 ottobre 2008

Ho un bel ricordo del 14 ottobre 2007, l’unica volta in vita mia che mi sono candidato a un’elezione. Non solo perchè ho raggranellato quasi il 30% dei consensi nell’ambito di una lista minoritaria (Rosy Bindi) del 13%. Ma soprattutto perchè ho vissuto un’esperienza di democrazia rivelatasi più forte dello stesso regolamento architettato per addomesticarla nell’ambito di un patto di nomenklatura: votiamo tutti lo stesso leader designato, senza mettere in piazza le nostre divergenze e senza rinunciare ai soldi, ai giornali e ai seggi del nostro piccolo apparato di potere.
Fu così significativa l’energia sprigionata da quella domenica d’ottobre, da essere percepita subito dal leader della destra, abilissimo nel correre ai ripari. In poche settimane organizzo le “sue” primarie alternative, ma soprattutto decretò dall’alto la semplificazione dello schieramento di centrodestra, in modo di contrapporre al neonato Pd una creatura in grado di superarlo: il Popolo delle libertà.
Sembra passata una vita, non soli dodici mesi. Quasi vivessimo in un’altra Italia, dove la sinistra pare talmente spaesata da non avere più diritto di cittadinanza. Nessuno dei due nuovi grandi partiti della politica italiana gode di buona salute, dal punto di vista della sua democrazia interna. Ma il Pdl usufruisce del potere, mentre il Pd si dilania nell’inimicizia e nell’autoreferenzialità. E’ come se dal 15 ottobre Veltroni e i sostenitori-rivali che lo guardano in cagnesco volessero solo liberarsi della sovranità dei cittadini-fondatori del Pd. Violate le regole costituenti. Scoraggiata la partecipazione. Preferito il negoziato tra capiclan alla sfida della conta democratica.
Il giudizio sarebbe dunque tutto negativo se non rimanesse una consapevolezza, frutto delle lezioni della storia. La sinistra può ritrovare il vento in poppa solo aprendosi alla partecipazione popolare, restituendo ai fondatori del Pd il diritto di scelta.
C’è poi un motivo speciale che mi rende caro l’anniversario delle primarie: la nascita di questo bastardissimo blog. Confesso che l’avevo messo in piedi per biaca convenienza propagandistica. Far sentire la mia voce, raggranellare un po’ di voti. Ma evidentemente gli amici che lo hanno messo in piedi -Andrea Santagata, Fabio Cabula e poi il mitico admin Marco Bottarelli- mi conoscevano abbastanza per avvertirmi: guarda che non riuscirai più a smettere!
Così è stato. Ho scoperto quanto sia prezioso instaurare un rapporto quotidiano con soggetti e pensieri anche molto distanti dal mio. Con la felice costrizione di non dare nulla per scontato, sviluppando il metodo del confronto. Ecco fatto, il blog è cresciuto parecchio e io lo considero un esempio di democrazia. Qui, nella partecipazione, sopravvive lo “spirito delle primarie”.

I commenti sono chiusi.

I commenti di questo blog sono sotto monitoraggio delle Autorità. Ti preghiamo di mantenere i toni della discussione entro i limiti di buona educazione e netiquette in essere come regole del blog. Inoltre usa con moderazione i seguenti comandi di formattazione testo.