Tutti i blog in manette?

martedì, 11 novembre 2008

“Era ottobre del 2007: Il consiglio dei ministri approvava il cosiddetto “DdL Levi-Prodi“, disegno di legge che prevedeva per tutti i blog l’obbligo di registrarsi al Registro degli Operatori di Comunicazione e la conseguente estensione sulle loro teste dei reati a mezzo stampa.”

Così recita un articolo pubblicato ieri su Punto Informatico in cu che invito tutti quanti voi a leggere con molta attenzione.
Grandi furono le polemiche in quell’occasione e Beppe Grillo stesso pubblicò un articolo di fuoco. Dopo un po’ la storia scemò lentamente e si spense in un nulla di fatto. Tempo dopo il governo Prodi cadde.

Daniele Minotti, giurista, rende noto che tale DDL (o quanto meno un progetto di Legge analogo) sta girando ancora nelle aule del nostro parlamento e ne fa una analisi sul proprio blog.

Qui di seguito i punti più salienti:

Art. 2.
(Definizione di prodotto editoriale).

1. Ai fini della presente legge, per prodotto editoriale si intende qualsiasi prodotto contraddistinto da finalità di informazione, di formazione, di divulgazione o di intrattenimento e destinato alla pubblicazione, quali che siano la forma nella quale esso è realizzato e il mezzo con il quale esso viene diffuso.

In pratica tutti i blog rientrano in questa definizione.

Art. 8.
(Attività editoriale sulla rete internet).

1. L’iscrizione nel Registro degli operatori di comunicazione dei soggetti che svolgono attività editoriale sulla rete internet rileva anche ai fini dell’applicazione delle norme sulla responsabilità connessa ai reati a mezzo stampa.

3. Sono esclusi dall’obbligo dell’iscrizione nel Registro degli operatori di comunicazione i soggetti che accedono alla rete internet o che operano sulla stessa in forme o con prodotti, quali i siti personali o a uso collettivo, che non costituiscono il frutto di un’organizzazione imprenditoriale del lavoro.

Leggendo il comma 3 saremmo portati a pensare che buona parte dei blog italiani sarebbero salvi, non costretti dunque dall’obbligo di registrarsi al ROC, ma non è così!

La sola presenza di un banner o di un AdSense sul proprio blog, lo rende profittevole e di conseguenza lo fa rientrare fra le attività di impresa per le quali è necessaria regolare registrazione al ROC con conseguente possibilità di incorrere in reati di stampa.

Inoltre, la mancata registrazione al ROC potrebbe comportare una denuncia per stampa clandestina.

In pratica una vera e propria lama a doppio taglio:

Quindi se sul tuo blog hai qualche banner o trai in qualche modo profitto dai tuoi articoli devi per forza iscriverti al ROC.

Sei iscritto al ROC e scrivi qualcosa di scomodo? Allora trovo il modo di denunciarti per reato di stampa.

Non sei iscritto al ROC, ma sul tuo blog c’è pubblicità? Allora ti denuncio per stampa clandestina!

Staremo a vedere che ne sarà del DDL, le polemiche certo non mancheranno nemmeno questa volta perchè il progetto di Legge ha tutta l’aria di essere una nuova e pericolosa arma per zittire articoli scomodi.

Mi sbaglierò, ma temo che sia l’ennesimo tentativo di ledere la nostra libertà di parola.

Fra i tanti che si oppongono cito anche l’articolo scritto sul post di Antonio Di Pietro che vi invito a leggere.

Marco (blog Admin)

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