Altro che il padano spumante della Franciacorta, imbottigliato troppo distante dalla Malpensa e troppo vicino a Verona per prendere seriamente in considerazione la panzana dell’aeroporto del Nord.
Gira e rigira, per gli aerei col tricolore sulla coda il 2009 comincia brindando a champagne. Che affare, monsieur Spinetta! Complimenti davvero all’ad di Air France che sta per assumere di fatto il controllo di una compagnia aerea con 7 mila dipendenti in meno (a carico dello Stato) e un bel pacchetto di privilegi monopolistici in più rispetto a quel che lui era disposto a pagare nel marzo 2008.
Un capolavoro. Air France ha ottenuto che il lavoro sporco glielo facesse -in nome del patriottismo- il governo di Roma guidato da un businessman che, al dunque, pur di far nascere la sua “compagnia di bandiera”, ha abbandonato Malpensa al suo destino.
Marameo a Formigoni, al suo fido assessore Cattaneo, alla pattuglia dei leghisti varesotti, al presidente sempreverde della Sea Aeroporti Milano, Giuseppe Bonomi (chissà se porterà avanti contro l’attuale governo la causa da 1,2 miliardi di euro scatenata a suo tempo in opposizione al piano Air France). Ma soprattutto un bel marameo alla presidentessa Bracco della Confindustria e alla combriccola dei Tronchetti Provera, Micheli, Marcegaglia che dichiaravano di entrare nell’affare aeronautico per difendere la sorte di Malpensa. Infine marameo alla Moratti, sostenitrice della bugia secondo cui Malpensa sarebbe essenziale alla buona riuscita dell’Expo 2015.
Il nordismo conferma di essere una demagogia elastica, utile solo a turlupinare i cittadini incompetenti. La nuova Alitalia-Cai parlerà francese, avrà per hub Fiumicino, e si terrà stretto quel tesoro redditizio che si chiama Linate. In più cercherà di conservare, alla faccia dell’antitrust, il monopolio sulla lucrosa tratta Linate-Fiumicino. Col risultato di farcela pagare quel che vorrà, senza veri concorrenti. Maplensa? Se fosse per i leghisti che comandano pure su Raidue, può sempre trasformarsi in set televisivo. Verso la fine del mese partirà da uno studio ricavato nell’aeroporto “leghista” il talk-show “Malpensa, Italia”, affidato alla conduzione di Gianluigi Paragone, ex direttore de “La Padania”. Roba da leccarsi i baffi: voleva essere la celebrazione di una vittoria, mi sa che festeggeranno un funerale.