Finchè si scherza, si scherza. Ma “Il Giornale” del signor Berlusconi è vivamente pregato di rimangiarsi le sue insinuazioni sull’Inter che perde apposta le partite a scopo di lucro.
Già la Procura di Milano ha smentito la bufala del quotidiano rossonero, che per una volta si era distratto dal genere di balle predilette a sfondo entico-razziale per attaccare la squadra più meticcia e Internazionale che c’è. Quella che gli sta otto punti sopra la testa, per intenderci.
Chiunque conosca anche solo vagamente cos’è l’Inter, sa benissimo che noi le partite siamo maestri nel complicarcele da soli e che, senza litigi e batticuore e formidabili episodi di sfiga, non sapremmo neanche riconoscerci. Ma in particolare mi addolora lo schizzo di fango su Marco Materazzi, il mio beniamino, in seguito all’epica gag di Siena quando pretese di tirare il rigore decisivo e lo sbagliò. Noi lo amiamo anche per quel ricordo. E io in particolare posso testimoniare che Matrix non ha mai giocato in vita sua neanche al gratta e vinci, figuriamoci se scommetterebbe contro se stesso e l’Inter. Giù le mani da Materazzi, dunque, il meno di cinico e il più”vero” dei nostri campioni.
L’unica faccenda positiva di questa storia è che chiarisce quale livello di credibilità possa avere il giornale che l’ha sparata in prima pagina. Spettacolare come una papera di Dida.