Al quarto tentativo di incardinare il processo, e nonostante l’ulteriore assenza (stavolta “per indisposizione”) dell’avvocato-deputato Brigandì, finalmente stamattina l’Udienza preliminare ha avuto luogo di fronte al gip Franco Cantù Rajnoldi, che ha nominato d’ufficio l’avvocato Luigi Pisoni difensore di Leo Siegel (quest’ultimo, come al solito, assente).
La notizia importante è che il gip ha accolto in pieno la costruzione giuridica esposta dal Pm Romanelli. Il conduttore di “Radio Padania” non solo è accusato di diffamazione aggravata a mezzo stampa nei miei confronti, ma anche di incitamento all’odio razziale nei confronti della comunità rom. Con queste imputazioni è stato rinviato a giudizio di fronte all’ottava sezione penale, dove l’udienza è fissata il 12 maggio prossimo. La difesa di Siegel, infatti, non ha chiesto nè il rito abbreviato nè il patteggiamento. Dunque ci vorrà ancora pazienza, sopporteremo magari altri tentativi ostruzionistici, ma il passo decisivo è compiuto. Riconosciuta la fondatezza dell’impianto accusatorio, il processo in cui mi sono oggi costituito parte civile si celebrerà.