L’Infedele e il Pd: un paese senza opposizione?

lunedì, 23 febbraio 2009

Perfino al festival di Sanremo è parso che i due competitori, Rai e Mediaset, fossero diventati una cosa sola. E allora è giusto chiedersi se l’Italia di Berlusconi non stia diventando ormai un paese senza opposizione politica, vista la crisi che mette a rischio la stessa sopravvivenza del Partito Democratico. Ne parlerò stasera alle 21,10 su La7, anzitutto in una conversazione con Enrico Mentana. Sono passate due settimane dal suo brusco allontanamento da Mediaset e -che strano- pare proprio che la Rai non gli abbia fatto uno straccio d’offerta. Secondo voi perchè lui è un conduttore “bollito” o perchè risulterebbe scomodo pur facendo ascolti?
L’Infedele si addentrerà poi nella vicenda che di sconfitta in sconfitta ha portato alle dimissioni di Veltroni e -per inerzia?- all’elezione del suo vice Franceschini, nuovo segretario del Pd. Gli toccherà capitanare una nave che affonda, come lascia intendere la copertina di Michele Mally? Trasmetteremo un’intervista del nostro Francesco Esposito con il trentaquattrenne Matteo Renzi, il vincitore delle primarie di Firenze che frettolosamente qualcuno già indica come “l’Obama italiano”. In studio con me ci saranno tre esponenti del Pd, nessuno dei quali appartiene alla cosiddetta nomenclatura: Gianni Cuperlo (una vita fa fu segretario dei giovani comunisti); Giovanni Bachelet (cattolico, tra i fondatori di “Libertà e Giustizia”); Emanuela Baio Dossi (sbrigativamente definita “teodem”). Da Roma sarà collegato con noi il capogruppo alla Camera del Pdl, Fabrizio Cicchitto: siamo sicuri che l’assenza di opposizione incisiva rappresenti un vantaggio per il governo Berlusconi?
Mi aiuteranno in questa radiografia del Pd quattro giornalisti di diversa sensibilità: Ida Dominijanni del “Manifesto”; Luigi Amicone, direttore (ciellino) di “Tempi”; Marco Damilano de “L’Espresso”; e infine Chiara Geloni che, oltre a essere vicedirettore di “Europa”, è una persona che conosce bene Dario Franceschini. Il nuovo segretario ci sorprenderà politicamente, al di là della sua simpatia personale?

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