Punti di penalità contro il razzismo

martedì, 3 marzo 2009

Il calcio inglese ha debellato da anni il fenomeno della violenza negli stadi che da noi in Italia pare, chissà perchè, inestirpabile (la verità è che i nostri club mantengono un rapporto corrivo con le tifoserie più incivili).
Ora il capitano del Portsmouth, Sol Campbell, lancia una proposta ulteriore per sbarazzarci dagli slogan e dagli striscioni che propagano l’odio razziale: le squadre i cui tifosi insultano gli avversari per il colore della pelle o l’appartenenza etnica, subiscano la penalità sotto forma di punti in meno nella classifica del campionato. Giusto, stragiusto. Probabilmente questo è l’unico linguaggio che quei brutti ceffi sono in grado di intendere.
Io non lo so se domenica sera ci fosse o non ci fosse il rigore fischiato in favore di Mario Balotelli. Ma so che quel ragazzo di poco più di diciotto anni è stato indegnamente sfottuto perchè nero. E so che su Facebook degli imbecilli contestano l’idea stessa di un cittadino italiano con la pelle diversa dalla loro. Pure Amauri, attaccante della Juve, ha raccontato di vari episodi di razzismo subiti da lui e da sua moglie. Raccogliamo dunque anche in Italia la saggia proposta di Campbell per estirpare dagli stadi la mala pianta dell’odio etnico.

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