Ma come sono coraggiosi i giornali di destra

giovedì, 19 marzo 2009

“La Padania” li apostrofa a pagine 2 con un titoletto: “La carica dei 101 contro la sicurezza”. Zacchete, liquidati. Siete contro le aggravanti leghiste contro gli irregolari? Vuol dire che siete contro la sicurezza, anche se fate parte della nostra medesima coalizione.
Ma se sfoglio invece “Il Giornale”, “Libero”, “Il Foglio”, ma anche “Il Corriere della Sera”, la sensazione è di sorpresa, reticenza, cautela di fronte al dissenso manifestato da tanti parlamentari. Neanche l’ombra di un commento. Eppure si tratta di grandi questioni di principio, non di una bega di potere. Nei titoli prevale la minimizzazione cinica: sarebbe solo una fronda orchestrata da Gianfranco Fini.
Ma avete presente lo spazio enorme giustamente dedicato dai giornali al dissenso interno al Pd sul testamento biologico, che pure riguarda un numero di parlamentari decisamente più esiguo? Qui si manifesta il dissenso e il malumore di cento deputati del Pdl e a nessun direttore di destra viene in mente di aprire una riflessione pro e contro. Sugli immigrati non in regola negli ospedali; sull’iscrizione anagrafica dei loro figli; sulla convenienza dell’aggravante di clandestinità; sull’efficacia delle ronde. Tutta questa roba è senso comune versato dall’alto negli anni sulla testa dei lettori, spacciandola per verità indiscutibile. Quando le perplessità, le contraddizioni, la preoccupazione di restare imprigionati nell’estremismo sempre bisognoso di un “più uno” di carognaggine, infine si manifestano…beh, i miei colleghi ex liberali da strapazzo ammutoliscono nella reticenza. Sono disabituati a scegliere, hanno paura di prendere posizione dalla parte sbagliata, per schierarsi aspettano che Berlusconi dica la sua. L’unica cosa certa è che non gliene importa niente della questione di civiltà posta oggi sotto i loro occhi non solo dai patetici sinistri antirazzisti ma anche da esponenti del loro medesimo schieramento.
Almeno sul “Corriere della Sera” mi sarei aspettato una presa di posizione, perchè no?, una scelta di campo. Invece siamo fermi al vicedirettore Pierluigi Battista che mi sfotte, mi accusa di drammatizzare sul pacchetto sicurezza, scrive che al massimo ci sarebbe qualche eccesso verbale. Quando riconoscerà il suo torto, sarà troppo tardi.

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