Cucù, cucù, la crisi non c’è più…

martedì, 21 aprile 2009

Se ci fate caso da qualche tempo si moltiplicano sui giornali i messaggi di ottimismo, più o meno tutti incentrati sulla metafora della luce che si intravede alla fine del tunnel. La crisi è lunga ma la ripresa è alle porte. Le banche non falliscono più. Riprendono gli ordinativi. Crack in Borsa addio. E avanti di questo passo, primo della fila il nuovo “Sole 24 Ore” diretto da Gianni Riotta. Sfiga vuole che a ogni proclama luminoso corrispondano il giorno stesso dati oggettivi che lo smentiscono: crolli di produzione industriale e di entrate fiscali, o più semplicemente crolli dei titoli azionari.
L’ottimismo telecomandato, a mio parere, non segnala solo una benemerita volontà di controbattere gli effetti psicologici della crisi. Non serve cioè solo a convincere i consumatori in grado di spendere che per favore ricomincino a farlo. No. C’è qualcosa di più sostanziale, eppure di molto discutibile. Credo che i leader politici e gli esponenti dell’establishment che nell’ottobre-novembre scorso hanno temuto sul serio di venire travolti dalla recessione internazionale, dalle proteste popolari, dagli scandali, ora fiutino il vento e ritengano di averla sfangata un’altra volta. Se la sono vista brutta ma resteranno al loro posto e non dovranno cambiare stile di vita. Probabile che abbiano ragione, se ne intendono più di me. Anche se qualche dubbio ce l’avrei ancora sulla tenuta del sistema nei prossimi mesi (anni?) in cui gli annunci di scampato pericolo strideranno con una realtà di peggioramento dei livelli occupazionali, dei consumi, della protezione sociale.
L’effetto negativo di questo sollievo propagandato dai media servizievoli è che passano in cavalleria tutti i propositi di riforma incisiva delle regole della finanza, sia a livello mondiale che italiano. Basti pensare alla legge che riduce la contendibilità delle aziende quotate in Borsa, un vero marameo ai risparmiatori.
Ma qualcuno ci aveva creduto davvero a una riforma delle regole portata a buon fine dagli stessi che lucrarono una vita dalle regole precedenti?

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