Ho inviato questa lettera al presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, avvocato Renzo Gattegna.
Caro presidente,
come ben ricorderai lo scorso mercoledì 11 febbraio 2009, partecipando come ospite d’onore a un nostro convegno sul settantesimo anniversario delle leggi razziali, il ministro dell’Interno Roberto Maroni annunciò che si sarebbe costituito parte civile nel processo istruito a Milano contro un redattore di “Radio Padania Libera”, rinviato a giudizio per gravi parole di odio xenofobo. “Ci costituiremo parte civile contro questa persona”, dichiarò testualmente il ministro Maroni di fronte alle telecamere, ma soprattutto di fianco a te che rappresenti istituzionalmente l’ebraismo italiano. Le agenzie e i giornali riferirono quell’impegno dall’inequivocabile significato politico e culturale.
Mi duole perciò segnalarti che oggi -nella prima udienza del processo cominciato davanti al giudice monocratico dell’ottava sezione penale di Milano- nè il Viminale nè l’onorevole Maroni hanno presentato richiesta di costituzione come parte civile. E ciò nonostante mi fossi premurato di ricordare per tempo al suo staff che si trattava dell’ultima scadenza utile per mantenere quella promessa.
Lascio a te ogni ulteriore valutazione.
Cordiali saluti,
Gad Lerner