Stasera alle 21,10 su La7 dedicherò l’ultima puntata stagionale dell’Infedele (torneremo in onda dopo la metà di settembre) alle sorti incerte del centrosinistra italiano. Ospite: il segretario del Partito Democratico, quel Dario Franceschini che la copertina di Michele Mally raffigura come un sollevatore di pesi un momento prima dello strappo. La crisi aggredisce il reddito dei cittadini in un paese già caratterizzato da bassi salari, eppure il Pd non appare oggi un’alternativa in grado di competere subito col governo di centrodestra. Perchè? E perchè in molti pensano che l’opposizione a Berlusconi la faccia Veronica Lario, o al massimo Antonio Di Pietro? Ho invitato a confrontarsi con le fatiche di Franceschini un politico che teorizza una strategia molto diversa per l’opposizione: Bruno Tabacci dell’Udc. E poi cinque giornalisti di diverse tendenze: Alessandro Sallusti, direttore responsabile di “Libero”; Nicola Porro de “Il Giornale” (nei giorni scorsi ha proposto di trasferire l’Expò 2015 da Milano a l’Aquila); Maria Laura Rodotà del “Corriere della Sera”; Marco Damilano de “L’Espresso” (ha appena pubblicato da Sperling & Kupfer il libro “Lost in Pd”); Marco Alfieri del “Sole 24 Ore”. Sarà in studio con noi il presidente del Comitato referendum elettorale, Giovanni Guzzetta, che L’Infedele ha sostenuto fin dall’inizio della raccolta delle firme.
Trasmetteremo inoltre due interviste: con il ministro Roberto Calderoli (Lega Nord); e con Ezio Mauro, direttore di “Repubblica”.
Vi raccomando di inviarmi suggerimenti, domande, commenti e vi ringrazio fin d’ora per il vostro contributo.