La mia scelta: votare Partito Democratico

sabato, 6 giugno 2009

Chi segue abitualmente questo blog bastardo conosce gli argomenti della mia adesione critica al Partito Democratico, approdo faticoso e contraddittorio della stagione dell’Ulivo con cui per due volte, in un sistema politico che consentiva l’alternanza, il centrosinistra è riuscito a guidare un paese tendenzialmente conservatore come l’Italia.
Continuo a pensare che la ricostruzione di un progetto riformatore all’altezza, dentro la crisi che sta vivendo il sistema economico mondiale, da noi potrà svilupparsi solo dentro al contenitore unitario del Pd. Non vedo partiti e partitini che abbiano un futuro utile per cambiare l’Italia, al di fuori di esso. Ciò naturalmente non mi impedisce di riconoscerne i limiti, e di denunciarli come sto facendo fin dalla sua nascita. Soffre innanzitutto un deficit di democrazia: scarso rispetto delle regole interne e una nomenclatura aggrappata al potere residuo che frena il necessario ricambio dei gruppi dirigenti. Come dimostra la penalizzazione delle donne e dei giovani che invece sarebbero i protagonisti dell’unica offensiva vincente nei confronti della destra al comando.
Oggi non ho esitazioni a votare Partito Democratico alle elezioni europee e alle amministrative perchè lo considero al tempo stesso l’unica scelta efficace di resistenza al regime populista di Berlusconi, e l’unico investimento credibile per un’alternativa futura. Votare in sostegno a furbacchioni che se la cavano facendo la voce grossa, come se bastasse esprimere malumore nelle urne; o peggio rinunciare al voto incuranti della forza che si concede così alla destra: sono a mio avviso scelte irrazionali da evitare.
Aggiungo che tutto sommato, nella sua fragilità evidente, Dario Franceschini ha compiuto delle buone scelte in materia referendaria, ha riproposto lo spirito unitario dell’Ulivo, si è sforzato di tenere alta la bandiera del solidarismo nelle politiche sociali, ha denunciato il degrado da basso impero di Berlusconi e della sua corte. Più debole, non a caso, Franceschini si è rivelato nella selezione delle candidature, a testimonianza dei ricatti oligarchici da cui resta afflitto il Pd. Non è indebolendolo che lo aiuteremo a rinnovarsi. Per questo vi invito tutti a votare, e a votare Pd.

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