L'”utilizzatore finale” delle signorine a pagamento trasportate nei suoi palazzi dovrebbe licenziare oggi stesso Nicolò Ghedini, avvocato che lui ha fatto nominare pure in Parlamento, come già Caligola con il suo cavallo.
Oggi glielo consiglia pure Giuliano Ferrara: “Il Foglio” parla di 24 luglio, di comportamenti indifendibili, e spiega al suo amato Cav che sia pure in termini giuridici è proibito usare quel linguaggio sprezzante nei confronti di una donna. Mi fa piacere che l’elefantino scopra, tardivamente, l’importanza del linguaggio (misogino, razzista schiavistico, mercantile, idiota?), nel mentre constata la crisi di una leadership. Mentre da Parigi lo conferma un altro noto “sinistro” complice del complotto contro il signore d’Italia. Mi riferisco a Jacques Chirac, con il quale Berlusconi si vantò delle sue conquiste di carta.
L’ho scritto in tempi non sospetti e lo confermo oggi: saranno le donne a seppellire l’onore e la credibilità di Berlusconi (anche se ciò non comporta alcuna svolta a sinistra del quadro politico, sia ben chiaro). Ma nel frattempo, se il poverino vuole imbastire una qualche difesa cui senz’altro ha diritto, perchè non fa l’unica cosa giusta? Perchè non caccia quel Ghedini, possibilmente anche da deputato già che c’è.
Perchè non caccia l’avvocato Ghedini?
giovedì, 18 giugno 2009
Si parla di: Berlusconi, Giuliano Ferrara, Il Foglio, Jacques Chirac, Nicolò Ghedini, utilizzatore finale