Una proposta: Tarantini al posto di Letta

sabato, 27 giugno 2009

Dopo avere letto le impagabili dichiarazioni di Gianpaolo Tarantini al “Giornale”, in cui il trentacinquenne rampollo barese si scusa con Berlusconi per avergli riempito la casa di belle ragazze, precisando che tutte le donne italiane sarebbero comunque disposte a pagare loro, pur di andare con un uomo del fascino del premier, ho pensato che finalmente abbiamo trovato l’uomo giusto. Gianpaolo Tarantini sta a Palazzo Grazioli come Gianni Letta sta a Palazzo Chigi. Ma allora perchè non invertire i ruoli?
La credibilità del nostro presidente del Consiglio sta precipitando non solo di fronte ai partners europei e all’alleato statunitense; ormai l’uomo è temuto come pericoloso da quella parte dei suoi collaboratori cui non è toccato di fare i prosseneti. Letta, Tremonti, Fini e tanti altri esponenti Pdl aspettano solo che Berlusconi finisca di consumare se stesso con deliri in stile Tarantini. Il pericolo è che tenti di praticare le sue minacce contro chi in Italia osa raccontare la sua caduta. Ma non riuscirà a “chiudere la bocca” nè alla Banca d’Italia nè ai giornali che stampano a Roma ciò che in ogni caso verrebbe stampato fuori dai confini nazionali. Al massimo potrà confidare nel silenzio complice delle televisioni che tra l’autunno e l’inverno si sveglieranno senza più quel vecchio bavoso a capo del governo, sostituito da un altro esponente di del centrodestra; e come per incanto allora non si troverà più un berlusconiano in giro. Accusa gli altri di catastrofismo mentre sta vivendo la sua medesima catastrofe.

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