Il disastro di Viareggio ci lascia tutti costernati. Ma al lutto deve seguire una riflessione severa che riguarda il contesto in cui si è verificata una disgrazia assurda, inaccettabile. Perchè cede il carrello di un vagone ferroviario che trasporta una sostanza pericolosa? E’ inevitabile che tali merci viaggino a pochi metri dalle abitazioni civili? Vengono abitualmente rispettate le norme di velocità dei convogli speciali a rischio?
Non sono un eserto e non so rispondere a queste domande. Ma sappiamo invece tutti che le infrastrutture di questo paese sono gravemente inadeguate e in particolare che Trenitalia gestisce una rete obsoleta, conseguenza di decenni di deficit del bilancio pubblico che ha reso impossibili gli investimenti necessari a modernizzarle. Prima o poi viene la resa dei conti. Dai terremoti resi disastrosi per via di tecniche e materiali di costruzione scadenti, fino agli incidenti ferroviari e alle mancate precauzioni ambientali, l’Italia non può abituarsi a pagare il prezzo di tante vite umane innocenti.