Catastrofista l’Istat? Ecco le cifre

giovedì, 2 luglio 2009

ROMA – Il rapporto tra deficit e pil al 9,3%, registrato nel primo trimestre 2009 risulta essere il dato più negativo almeno dal 1999, anno in cui è cominciata la serie statistica dell’Istat. Nel primo trimestre 2008 il rapporto era stato del 5,7%.
Secondo l’Istat, nei primi tre mesi dell’anno, l’indebitamento delle amministrazioni pubbliche ha raggiunto 34 miliardi di euro. Nel primo trimestre del 2008 aveva invece raggiunto i 21,8 miliardi di euro.
Entrate e uscite. Nel primo trimestre 2009 le uscite totali sono aumentate in termini tendenziali del 4,6%. Il loro valore in rapporto al pil è stato pari al 49,2% (era al 45,6% nel corrispondente trimestre del 2008).Per quanto riguarda le uscite sono aumentate in termini tendenziali del 4,6%. Il loro valore in rapporto al pil è stato pari al 49,2% (era al 45,6% nel corrispondente trimestre del 2008).
Saldo primario. L’indebitamento al netto degli interessi passivi è risultato negativo e pari a 16,865 miliardi di euro (era -3,133 miliardi nello stesso periodo dell’anno scorso), con un’incidenza negativa sul pil del 4,6% (era -0,8% nei primi tre mesi del 2008). Il saldo corrente (ovvero il risparmio) è stato negativo e pari a 21,977 miliardi, contro il valore negativo di 11,257 miliardi dello stesso periodo del 2008, con un’incidenza negativa sul pil del 6% (era -3% nei primi tre mesi del 2008.

Fin qui, nuda e cruda, la comunicazione dell’Istituto nazionale di statistica, tra gli organismi indipendenti cui il governo volentieri chiuderebbe la bocca. C’è solo da aggiungere che il provvedimento più incisivo con cui si vuole recuperare liquidità è un nuovo scudo fiscale finalizzato a far rientrare i capitali italiani depositati all’estero con un nuovo condono a vantaggio dei più ricchi e sleali. E naturalmente i commercialisti diffondono la speranza che, per un malinteso senso di equità, la baldoria possa venire estesa in sequenza anche agli evasori meno attrezzati che non hanno espatriato i soldi.

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