Solo poche righe scritte di corsa per dire che guardo con grande rispetto alla scelta che nelle prossime ore potrebbe prendere Ignazio Marino, di candidarsi alla segreteria del Partito Democratico, proponendosi dal di fuori della sua nomenclatura. Parte debole, certo. Ma rispetto ai due rispettabili contendenti già in corsa ha un ingrediente significativo che lo distingue: la biografia. Stiamo a vedere. Come ho già scritto prima della rinuncia di Chiamparino, credo il Pd abbia bisogno di altri candidati. E candidate.
Nulla da aggiungere, invece, sull’entrata in vigore del pacchetto sicurezza con il reato di clandestinità; se non che un giorno questo Paese se ne vergognerà e cercherà di minimizzarlo.