Pinocchio, dietro le quinte

sabato, 22 agosto 2009

Ho recuperato una scaletta della prima puntata di “Pinocchio”, edizione 1998-99 su Raidue (direttore Carlo Freccero). Tre anni prima dell’11 sttembre 2001 feci la trasmissione in diretta da Algeri per denunciare l’islamismo radicale come nuova forma di totalitarismo. Credo sia interessante, per gli utenti del blog, vedere come mi scrivevo la scaletta prima di affrontare la diretta tv.

ALGERIA 17 settembre 1998
COPERTINA
In alto vicino al cantante Cheb Hassen con i suoi musicisti raii

Algeria vuol dire più di metà delle nostre importazioni di gas.
Ne abbiamo bisogno. E’ un paese amico.
I suoi morti sono i nostri vicini di casa.

PRIMA CANZONE (Sabri Sabri)
SCENDO SCALA E VADO IN PLATEA

Di chi sono questi ritratti? A chi appartiene questo volto giovanissimo? Come l’hanno ucciso? Dove custodite questi ritratti?

Risposte in platea tra ISLAMISTI, GIORNALISTI, ASSOCIAZIONI VITTIME

(vogliamo restituire un nome e un volto alla folla sterminata dei morti invisibili, decine e decine di migliaia a un’ora di volo da casa nostra. Martiri di una nuova guerra di cui ancora ci sfugge il significato)

Qui, sull’Emiciclo dei Martiri di Algeri, vediamo dunque rappresentata l’immagine di una società laica e musulmana insieme, in lotta permanente contro quella che qui chiamano la Bestia Immonda. Fino a quale limite? Fino al punto di considerare una buona azione l’assassinio dei neonati, come ci conferma la vicenda che ogni giorno si svolge a cento chilometri da qui, nella Mitidja, meglio nota come “il triangolo della morte”.

SERVIZIO ORFANOTROFIO

JACQUELINE TIDAFI. Le immagini sono state raccolte da Angelo Figorilli, e la protagonista di questa scelta di vita è qui insieme a suo marito. Grazie per il vostro coraggio.
Ma davvero lei pensa che i gruppi islamisti armati avrebbero il coraggio di tagliare la gola a dei bebé?
So che lei vive blindata, senza mai uscire per la strada nella città in cui abita. Può essere felice una vita così?

CALO STRISCIONE GASDOTTO

Lo abbiamo già visto dalla copertina. A questo paese siamo legati da quel bisogno vitale che è l’energia, sotto forma di gas e di petrolio. C’è un tubo che dal deserto del Sahara avanza fin sotto il mare per raggiungere le vostre case, riscaldarle, consentirci di cucinare.

COLLEGAMENTO BERNABE’

Dalla città petrolifera di Assi Messaoud, in mezzo al Sahara, è collegato con noi l’amministratore delegato dell’Eni, FRANCO BERNABE’, affiancato dai suoi partners algerini della Sonatrach.

BERNABE’. Possiamo dire che questi gasdotti e oleodotti sono essenziali per il mondo un po’ come le vene e le arterie del corpo umano?

INDICO CIFRE FABBISOGNO ITALIANO

Che vita fanno i tecnici italiani nel deserto?

C’è il pericolo che noi dipendiamo troppo da un paese a rischio come questo?

Iran, Russia, Libia, Afghanistan. Il destino vuole che le vie del petrolio passino quasi tutte da paesi, diciamo così, non certo facili. Che regole seguite voi dell’Eni nel vostro lavoro?

Qualcuno sostiene che l’Eni anticipa e detta la linea di politica estera del governo…

IMPRENDITORI ITALIANI. Siete sempre riusciti a lavorare qui, anche quando i morti erano centinaia al giorno?
Rispondono RENATO BOGGIO, ELIO ACATTE, MICHELE DI RUSSO

TORNO SUL PALCO

Non ho ancora presentato gli ospiti del palco di Pinocchio, ma se permettete ne approfitto per presentarli in diretta al nostro presidente del Consiglio, Romano Prodi, collegato con noi da Palazzo Chigi a Roma.

COLLEGAMENTO PRODI

Buonasera presidente, è la prima volta che una televisione occidentale, la Rai, trasmette in diretta da un paese musulmano impegnato in una lotta mortale contro il terrorismo islamista. Come dobbiamo interpretare la sua presenza qui con gli algerini?

Allora le presento qui sul palco , e di fronte a lui la deputata dell’opposizione KHALIDA MESSAOUDI, più volte minacciata dai fanatici per il suo impegno a favore dei diritti delle donne, e DACIA MARAINI. In prima fila vedo anche il nostro nuovo ambasciatore Antonio Armellini e MONSIGNOR TEISSIER, arcivescovo di una chiesa che ha avuto molti caduti, dai monaci di Tibhirine al vescovo di Orano.

CALO STRISCIONE MOGLIE PRODI

Riconosce questa signora? Perché ha ritenuto giusto indossare lo chador visitando un paese islamico?

C’è a suo avviso il pericolo che un Islam radicale e ostile all’Occidente prevalga sull’Islam moderato?

CALO STRISCIONE MUSULMANI IN EUROPA

Il dialogo con l’Islam sta diventando un problema di casa nostra?

STRAPPO STRISCIONI MOGLIE PRODI E MUSULMANI
INQUADRATURA IL SORPASSO

Sono statistiche che devono farci paura?

Presidente Prodi, le interesserà ascoltare cosa ci ha detto poco fa anche a proposito dei rapporti tra Algeria e Italia il ministro degli Esteri algerino, AHMED ATTAF.

INTERVISTA MINISTRO ATTAF

Sarebbe troppo complicato esaminare qui la linea di dialogo proposto anni fa dalla peraltro valorosa comunità di Sant’Egidio , tra forze governative algerine e il Fronte di salvezza islamico messo fuorilegge nel ’92 da cui provengono moltissimi dei terroristi. Ma una cosa gliela voglio chiedere.

CALO STRISCIONE LOUNICI

Questo signore si chiama Lounici, era un imam, cioè un’autorità religiosa e insieme un dirigente del Fis. La Francia l’ha condannato per terrorismo, l’Italia lo tiene agli arresti domiciliari ancora in attesa di giudizio. Le chiedo: ci stiamo impegnando abbastanza, come italiani e come europei, su questa nuova frontiera mondiale del terrorismo islamista?

Insomma, cosa può fare di nuovo l’Italia, nel suo interesse, qui in Algeria?

CALO STRISCIONE DONNE CON E SENZA VELO

Lei vuole venirci, in Algeria? E quel giorno sua moglie Flavia indosserà o no il velo?

(eventuale replica ospiti sul palco e MASSIMO TOSCHI, coordinatore progetto Algeria della provincia di Lucca)

FINE COLLEGAMENTO PRODI
STRAPPO STRISCIONE DONNE CON E SENZA VELO
Qui dobbiamo aprire la pagina più dolorosa della nostra serata. Dobbiamo chiederci il perché di questa follia, l’assalto integralista che proprio ieri una commissione delle Nazioni Unite ha definito “crimine contro l’umanità”, distinguendolo nettamente anche dalle possibili violazioni dei diritti dell’uomo che vengono denunciate nel corso della repressione del terrorismo. La domanda è brutale come queste immagini.

CALO STRISCIONE SANGUE

Me ne scuso, ma la domanda è questa.

AVANZA STRUTTURA CON MEGASTRISCIONE CORPI

Dopo il fascismo, dopo il comunismo, questo nostro secolo sta forse imbattendosi in un nuovo mostro, un nuovo totalitarismo?

MESSAOUDI. Sta succedendo questo, senza che l’Europa se ne sia accorta?

Eventuale commento della MARAINI

STRAPPO MEGASTRISCIONE CORPI

SCENDO IN PLATEA
Allora voglio chiedervi proprio questo: come tutto è cominciato? Quando, dove vi siete accorti che la violenza stava crescendo?

Chiedo aiuto per i vostri racconti a una sociologa algerina, SAMIA KOUIDER, che oggi vive in Italia.

(le storie delle moschee in università, i bagni puri e impuri, la separazione tra maschi e femmine, i primi coltelli, le liste dei condannati a morte affisse sulla porta della moschea)

interviste in platea con AIT MESSAUDAN di Hamas (chi ha emanato le fatwa che autorizzano a uccidere gli infedeli nel nome del Corano?), la senatrice SAIDA BENHABYLES, altre donne, l’ingegnere AMIN OUAD

Vi è capitato di ritrovare vostri amici prima nel Fis e poi nei gruppi armati? Com’erano cambiati?

Cosa significa proprio l’uso del coltello? (è per ricordare il sacrificio di Isacco?)

Il fanatico che pretende di dettare legge e addirittura di uccidere nel nome di Dio, non è dunque una figura così lontana da noi. Ma chi può essere, veramente, l’islamista?

SERVIZIO TRUCCO

Era Marta Trucco, e il libro di cui ci ha parlato lo troveremo alla fine nella biblioteca di Pinocchio.

Ma cosa succede in un paese come l’Algeria dove la morte violenta pare trasformarsi in un fatto abituale, ordinario? Chi è in grado di assistere gli orfani, sorreggere i congiunti, proteggere le persone minacciate?

Con l’aiuto di SAMIA KOUIDER, testimonianze di madame KERIFA KEDDAR e YEFSA dell’associazione vittime; madame SATOR sindaco di Sidi M’hamed, con la sopravvissuta LARABA e la squadra di pallacanestro, MASSIMO TOSCHI.

CALO STRISCIONE PATRIOTI

La democrazia per sopravvivere deve armarsi. Gruppi di legittima difesa, Patrioti. Qui c’è gente che ha salvato dei villaggi, ma, vi chiedo, c’è anche il pericolo di eccessi?

Risponde AIT MOUDA, patriota venuto dalla Cabilia

TORNO SUL PALCO
CALO STRISCIONE GERMANIA 1933

MARAINI. Questo è un bel problema per dei democratici. In un clima di violenza che ricorda quello della Germania assalita dal movimento nazista, gli islamisti del Fis nel ’92 stavano vincendo le elezioni. Gli è stato impedito con un colpo di mano che ha sospeso le elezioni. La democrazia può sopportare una vittoria elettorale degli antidemocratici?

Eventuale discussione sul palco

Chi per primo si è dovuto accorgere che la vita quotidiana stava cambiando, diventava difficile –lo abbiamo già capito- sono state le donne algerine. Recita la Sura 24 del Corano.

CALO MEGASTRISCIONE DONNE VELATE

E dì alle credenti di lasciar scendere il loro velo fino al petto e non mostrare i loro ornamenti ad altri che ai loro mariti, ai loro padri, ai padri dei loro mariti, , ai loro figli, ai figli dei loro mariti, ai loro fratelli, ai figli dei loro fratelli, ai figli delle loro sorelle, alle loro donne, alle schiave che possiedono, ai servi maschi che non hanno desiderio, ai ragazzi impuberi che non hanno interesse per le parti nascoste delle donne.

MESSAOUDI. Qualcuno ha davvero preteso che questa libera scelta diventasse un obbligo, qui in Algeria?

SCENDO IN PLATEA

Vorrei chiedere alle donne velate e a capo scoperto in questa serata algerina le loro ragioni. Ma prima vi propongo un viaggio italiano, fino a Castelnuovo Sotto, in provincia di Reggio Emilia.

SERVIZIO MELETTI

Ci è voluto del coraggio a girare per strada senza velo negli anni scorsi?
Rispondono donne senza velo

DONNE VELATE. Il velo oggi per fortuna qui resta una scelta di libertà individuale. Ma dal 1984, promulgato dall’allora partito unico d’accordo col Fis, è qui in vigore un codice islamico della famiglia che consente agli uomini di divorziare molto più facilmente delle donne e comunque lascia al maschio la casa impone alle donne un tutore maschio, le penalizza nell’eredità. Non si potrebbero osservare le leggi coraniche senza imporle a tutti per legge?

Discussione con MARAINI, HASSINA SAHRAOUI di Sos Communication, SOUAD KODIA di Sos Femmes en Detresse, MESSAOUDI.

CALO STRISCIONE SCHIFFER

Ma l’Islam, che è una grande religione tollerante, potrà mai accettare in casa propria questa donna occidentale e magari anche le nostre abitudini più discutibili, ma certo non criminali, come il gioco?

Risposte in platea

Vado dai giornalisti algerini perché so che di loro mi posso fidare. Hanno avuto tanti morti ammazzati e hanno subito pure la repressione di un potere ancora poco abituato alla libera stampa. Vi chiedo: perché gli islamisti se la sono presa tanto con persone normali come le donne, ma anche i cantanti e perfino gli sportivi?

Rispondono giornalisti e poi MARCELLO LORRAI e i conduttori del Canale Tre della radio.
TIFOSI USMA. Vi piace Khaled? Avete visto il suo film “100% Arabica” che sfotte i barbuti integralisti delle moschee?

E allora colleghiamoci con Parigi dove oggi vive Cheb Khaled, il grande della musica raii.

COLLEGAMENTO KHALED

Buonasera Khaled. Le stiamo facendo venire nostalgia dell’Algeria?

Lei nel suo film non è stato per niente tenero con i “barbuti” della moschea. Vediamone qualche scena.
IMMAGINI FILM

Perché il raii riesce a unire in discoteca i giovani del Nordafrica e i giovani europei?
Quando potrà tornare a suonare qui in Algeria?
Pensa che esista una musica diabolica?
Lo sa che qualche fanatico l’ha criticata per aver scritto, lei musulmano, “Aicha”, la sua canzone più famosa, insieme a un ebreo?

E allora resti con noi ad ascoltare e se vuole ad accompagnare Cheb Hassem che ci canta proprio “Aicha”.

SECONDA CANZONE CHEB HASSEM
FINE COLLEGAMENTO KHALED

LORRAI. Ma questa musica ha parole e ritmi davvero così trasgressivi?

Ci vuole presentare, lei che viene da Milano, la corale dei tifosi dell’Usma?
C’è tanta festa, negli stadi algerini?

CANZONE DELLA CORALE DELL’USMA

AIT MESSAUDAN di Hamas. Resta la domanda, per voi che credete nella necessità di una politica islamica, e non solo di una fede islamica. Uno stato islamico moderato come l’Algeria si limita a tollerare chi non osserva le leggi coraniche, oppure può garantirgli totale libertà?

MONSIGNOR TEISSIER. Islam e mondo cristiano stanno avvicinandosi a un pericoloso momento di scontro?

C’è chi considera questo scontro inevitabile. Speriamo abbia torto, anche perché teatro di un tale conflitto, come dimostra questa testimonianza di Gabriele Romagnoli da New York, sarebbe il mondo intero.

SERVIZIO ROMAGNOLI

Resta da chiedersi allora come noi dobbiamo schierarci su questa frontiera di un dialogo rispettoso con l’Islam, aiutando i musulmani a sconfiggere l’integralismo. Non è facile.

CALO STRISCIONI LONGO E IMAM

Non è facile perché il combattente della guerra santa contro il satana occidentale sta rivelandosi una figura davvero diffusa in tutto il pianeta. Proprio come ai tempi dei rivoluzionari internazionalisti di professione come il comunista italiano Luigi Longo.
Anche Anwar Shaaban è un rivoluzionario transitato per l’Italia. E’ stato imam della moschea milanese di via Jenner prima di essere inseguito da un mandato di cattura e prima di essere ucciso in Bosnia il 14 dicembre 1995.

COLLEGAMENTO VIA JENNER

ABDELHAMID SHAARI, presidente Istituto culturale islamico di Milano. C’è unanimità nella comunità islamica italiana nel condannare chi uccide in nome di Allah?

Cosa può fare a suo parere l’Italia per aiutare l’Islam moderato a sconfiggere gli estremisti?
FINE COLLEGAMENTO VIA JENNER
CALO STRISCIONE BIN LADEN

MAGDI ALLAM. Lei ha scritto su “Repubblica” che anche molti europei militerebbero nel Fronte Mondiale Islamico contro Ebrei e Crociati. Ma è davvero una notizia verosimile?

MESSAOUDI. Cosa può fare di più e di diverso contro il terrorismo l’Europa?

Probabilmente nessuna azione di vigilanza armata contro il fondamentalismo sarà mai efficace finche paesi come questo continueranno a soffrire della povertà, della disoccupazione, e anche della corruzione e del contrabbando che ne derivano. Eppure l’Algeria è un paese culturalmente ricchissimo, evoluto.

COLLEGAMENTO BERNABE’

FRANCO BERNABE’. La politica energetica può diventare anche uno strumento di dialogo e pacificazione?

A luglio, durante la sua visita in Algeria, il ministro Dini ha annunciato l’apertura di una nuova linea di credito di 50 miliardi di lire. Ma in Italia il nostro Mario Giordano è andato a scoprire che non sempre questi fondi, qui in questa situazione difficilissima, hanno dato luogo al risultato sperato.
SERVIZIO GIORDANO

Evidentemente venire a fabbricare automobili qui nella situazione degli anni scorsi era pressochè impensabile. Speriamo che anche questa puntura di spillo aiuti a escogitare una soluzione realistica.

Eventuale commento ingegnere AMIN OUAD, ENRICO CASINI dell’Ansaldo

BERNABE’. Ma allora su questa Algeria ci possiamo scommettere? O forse ci dobbiamo scommettere?

Commenti MARAINI, BENHABYLES, MESSAOUDI

Lasciamo stasera questa piazza di Algeri con la promessa di non dimenticare le persone straordinarie che abbiamo conosciuto, di tenere sempre d’occhio questo luogo decisivo del nostro futuro. Pinocchio ringrazia i diplomatici e i tecnici che hanno reso possibile questa diretta senza precedenti. E nel darvi appuntamento dall’Italia alle 22.50 di lunedì prossimo su Raidue, vi consiglio di prendere carta e penna. Perché adesso va in onda la biblioteca di Pinocchio, per chi vuole saperne di più sui temi trattati ad Algeri.
Buonasera.

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