Botta e risposta con Renato Brunetta

mercoledì, 30 settembre 2009

Renato Brunetta ha inviato a “Vanity Fair” questa lettera in risposta a un mio articolo del 23 settembre (che trovate pochi post più sotto). Eccola, con una replica.
Caro Gad,
ci ritroviamo su Vanity Fair. Fammi dire: sei meglio di persona che su carta. Ricordi la mia biografia con velenoso sarcasmo degno di miglior causa. Perché? Dici in sostanza che sono finto. Ti sbagli. Me la prendo con le élite di merda, certo. L’ho sempre fatto e continuo a farlo. Se non sbaglio lo facevi anche tu, nella tua giovanile incarnazione in Lotta Continua: li chiamavi “padroni”. Poi, però, tu quegli stessi padroni li hai serviti. Dalle tue interviste in ginocchio a Gianni Agnelli, in elicottero, al tuo recente vacanzeggiare pensoso con Carlo De Benedetti. Evidentemente abbiamo gusti e coerenze diversi.
Così come non ho finto di indignarmi con Daria Bignardi: mi sono indignato per davvero. E non era per un problema di pronuncia, come dici tu, ma di sua arrogante ignoranza.
E veniamo alle bugie. Dici che anch’io appartengo all’élite dei privilegiati. Ti sbagli. La mia non è una diversità fasulla. Tutta la mia vita lo sta a dimostrare. Parla per te, semmai. E lascia perdere i “complessi di inferiorità mal risolti”. Non è da te usare questi mezzucci psico-razzisti, facilmente rimbalzabili e che potrebbero portar lontano…
Ingigantisco le capacità cospirative di certa élite? Sarà; si dà però il caso che la maggioranza degli italiani la pensi come me. Tu fai i nomi… Vuol dire che sei più informato di me. Io ho solo sviluppato un ragionamento socio-politico. Nient’altro.
E ancora, se il Governo Berlusconi è così in crisi come dici, perché mai tanta ossessiva determinazione per farlo cadere con mezzi extraparlamentari? Evidentemente tanto in crisi non è.
Ultima bugia: tutta la mia azione sarebbe un bluff. Da qui il mio timore di essere scoperto, “visto”, come al gioco delle carte. E qui mi fai tenerezza Gad, conservatore e disinformato.
Nella mia polemica con l’Espresso non ho parlato d’altro. Ho risposto con un dossier economico-statistico. Studia di più Gad, prima di scrivere. Non sottovalutare mai gli interlocutori. E leggiti cosa scrive a riguardo il prof. Pisauro su “lavoce.info”, sito certamente non berlusconiano, fondato e diretto dal prof. Tito Boeri.
E chiedimi scusa.

Tuo, Renato Brunetta

PS. In italiano non si scrive “la smettesse di ostentare”, ma la “smetta di ostentare”.

E’ vero, caro Renato, ho “servito” i padroni che citi con regolari contratti di prestazione d’opera giornalistica. Anzi, ne dimentichi un bel po’ dato che negli ultimi vent’anni, oltre che per Agnelli e De Benedetti, ho lavorato anche per Romiti, Colaninno, Tronchetti Provera, la Rai lottizzata dai partiti e, pensa un po’, addirittura una multinazionale americana editrice di questo giornale. Meno male che mentre io mi crogiolavo nell’ovatta del potere, tu, fiero della tua diversità, condividevi le fatiche del popolo lavoratore e lo guidavi alla riscossa, lungo il solco tracciato da ben altro condottiero: povero, generoso e disinteressato come Silvio Berlusconi. Ma va là, Renato, te lo ripeto: come privilegi, stile e tenore di vita io e te siamo per lo meno alla pari. Fai parte a pieno titolo dell’élite di m… che state cercando di addomesticare. Quanto alla tua disponibilità nel sopportare critiche, lascio che valutino i lettori.

Gad Lerner

I commenti sono chiusi.

I commenti di questo blog sono sotto monitoraggio delle Autorità. Ti preghiamo di mantenere i toni della discussione entro i limiti di buona educazione e netiquette in essere come regole del blog. Inoltre usa con moderazione i seguenti comandi di formattazione testo.