Bianca Berlinguer nominata direttore del Tg3 in cui lavora da molti anni è una notizia normale, professionale, cioè abbastanza straordinaria visto il modo in cui sono trattate le donne nell’Italia del 2009. Basti pensare che ieri sera da Vespa non hanno avuto la sensibilità di chiamare neanche una figura femminile per ragioinare sul rapporto fra Berlusconi e l’altro sesso. Solo sei uomini a discettare su quale credibilità debba essere assegnata a una prostituta.
Ben venga dunque una giornalista brava come la Berlinguer. Lottizzata come gli altri? Vero, ma ben scelta rispetto ad altri direttori che si sono rivelati fedelissimi ma non altrettanto competenti.
Poi c’è Alberto Maccari che ascende a una poltrona di grande potere, anche se poco citata:la direzione dei Tgr regionali, tutte le redazioni locali. Ho di questo uomo-macchina, il vero artefice quotidiano del Tg1 da una ventina d’anni, un ricordo divertente. Quando giunsi inaspettatamente alla direzione Tg1, Maccari, stupefatto, pensò di andarsene. E in effetti ricevette subito un’offerta interessante. A me che lo pregavo di rimanere al suo posto di vicedirettore del Tg1, cosa che poi effettivamente fece, Alberto Maccari diede una risposta memorabile: “Grazie caro Lerner, dammi solo qualche giorno per meditarci. E’ una scelta difficile. In questi casi rifletto con mia moglie e un’altra persona soltanto, un amico che ormai considero parte della mia famiglia. Gianni Letta”. Strepitoso.