Su La7 stasera alle 21,10 L’Infedele mette a confronto due opposte concezioni della democrazia partecipativa. C’è Berlusconi che lancia la riforma costituzionale, assegna la priorità al ridimensionamento del potere giudiziario, e fa appello al popolo con l’idea del referendum confermativo. E poi c’è il Partito Democratico che domenica prossima, 25 ottobre, sceglierà il suo segretario attraverso elezioni primarie, cioè attribuendo sovranità al cittadino elettore. Stasera punteremo lo sguardo su forza e limiti attuali di quest’ultimo strumento di democrazia partecipativa. Senza trascurare la discussione su donne, potere e linguaggio del potere in cui ci aiuterà la politologa Nadia Urbinati, collegata con noi da New York. Ieri pomeriggio, per quello che vale, un telesondaggio su Raiuno ha visto l’89% dei partecipanti riconoscere l’offesa alla dignità della donna continuamente recata nei programmi e nelle pubblicità del nostro paese.
Partecipano all’Infedele di stasera: Dario Franceschini, candidato alla segreteria del Pd e, per le altre due mozioni concorrenti, Gianni Cuperlo (lista Bersani) e Pippo Civati (lista Marino). Si confronterà con loro Benedetto Della Vedova del Pdl. In studio tre giornalisti: il direttore di “Panorama”, Giorgio Mulè (che ha diretto prima di Claudio Brachino la struttura Mediaset Videonews protagonista del filmato sul giudice Raimondo Mesiano); Maria Teresa Meli del “Corriere della Sera”; Luca Telese de “Il Fatto”. Non so che calzini indosseranno i miei ospiti…
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