Giulio Tremonti contro tutti? All’improvviso il ministro più potente del governo italiano si è ritrovato solo: la Lega rinuncia alla richiesta di promuoverlo vicepremier perché punta alla conquista delle regioni settentrionali; il Pdl gli impone un Comitato economico in cui studiare, collegialmente, gli sgravi fiscali da lui ritenuti inopportuni; i sindacati minacciano lo sciopero generale se il governo abbasserà l’Irap alle imprese lasciando invariate le tasse sui redditi da lavoro dipendente; la Svizzera considera lo scudo fiscale di Tremonti come un danno insopportabile al suo Canton Ticino, e minaccia di rendere pubblici i conti correnti detenuti oltreconfine dai ministri italiani. Paradossalmente, solo fra i banchieri e gli economisti, da lui a lungo maltrattati, suscita attenzione il disegno politico di Tremonti, divenuto voce dissonante rispetto a Berlusconi. Sullo sfondo è in pieno svolgimento il braccio di ferro sulle presidenze di Veneto, Piemonte e Lombardia, con inchieste giudiziarie che potrebbero avere esiti traumatici sui futuri assetti del potere lombardo.
Stasera alle 21,10, su La7, sentiremo Umberto Bossi e Giulio Tremonti raggiunti a Pecorara (Piacenza) in occasione della “Festa della zucca”. Partecipano in studio: Franco Manzato, vicepresidente leghista della Regione Veneto; Filippo Penati (Pd), coordinatore della mozione Bersani; Adriana Poli Bortone, fondatrice del movimento “Sud” dopo anni di militanza nel vertice di Alleanza Nazionale. Con loro discuteranno l’economista Francesco Giavazzi; l’esperta fiscale Maria Cecilia Guerra; l’inviato Dario Di Vico (“Corriere della Sera”) che segue da mesi le proteste dei piccoli imprenditori; e Marco Alfieri (“Il Sole 24 Ore”), autore del saggio “La peste di Milano”, edito da Feltrinelli. Sarà infine presente Moreno Colombo, sindaco della cittadina svizzera di Chiasso. Mentre in collegamento da Lugano ascolteremo la voce di Giuliano Brignasca, fondatore della Lega dei Ticinesi.
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