Circola da un paio di settimane una falsità che vorrei smentire prima di vederla trasformata in luogo comune. L’incremento di ascolti conseguito da L’Infedele sarebbe dovuto a una sua inedita attenzione a temi come il corpo femminile e i trans, fatti apposta per attirare pubblico guardone. Non è così. Tanto per cominciare ai temi suddetti la nuova stagione dell’Infedele ha dedicato due puntate su sei. Le punte d’ascolto più alte si sono registrate il 12 ottobre (con Zagrebelsky, De Bortoli e Scalfari) in una serata in cui si parlava d’altro. Ancora lunedì scorso abbiamo fatto il 3,3% di share parlando di economia. La verità è che rispetto all’anno scorso si è verificato un aumento complessivo degli ascolti di La7. Nel caso dell’Infedele, è quasi un raddoppio. Se per merito nostro o demerito dei concorrenti, lo lascio valutare a voi. Ma non lo si minimizzi, per favore, come effetto di una tv guardona.