Con Antonio Di Pietro, sempre più indietro

martedì, 10 novembre 2009

Seguo con distrazione le vicende interne del partito Italia dei valori perchè le trovo di una prevedibilità noiosa. I nuovi venuti hanno approfittato dei seggi parlamentari forniti loro dal padre-padrone del movimento, salvo poi accorgersi che era richiesto loro solo di occuparli, ringraziare e tacere. In attesa di nuovi transfughi dalla crisi della sinistra. Tutti sistemabili, purchè ossequiosi e poco pensosi. Roba di scarsa durata. Ora “Micromega” scopre che c’è un problema di democrazia interna (meglio tardi che mai). Alla vigilia delle prossime elezioni politiche ricomincerà la danza dei transfughi, stavolta più in uscita che in entrata. Nelle regionali l’Idv manifesterà una sostanziale irrilevanza, a differenza che alle europee. Berlusconi li osserva senza tremare.

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