Mai fidarsi di Dubai

venerdì, 27 novembre 2009

Quando gli alberghi a cinque stelle si dilatano e deformano fino ad averne sette (finte, naturalmente). E i ricconi di tutto il mondo ci accorrono, ma a scrocco, cioè a scopo promozionale, magari fingendo di divertirsi pure sulla pista di neve artificiale nel deserto. E ci sono pure politici nostrani che si mostrano interessati al business di una Portofino ligure riprodotta tale e quale lì nei pressi dei pozzi petroliferi… Allora diciamolo che il raggiro era intuibile. Dall’economia fasulla di carta all’economia fasulla di sabbia. Con la realtà brutale dei lavoratori immigrati dell’edilizia e dei servizi trattati come una sottoclasse da spremere, senza diritti. E con la ossessiva artificialità della ricchezza così come del divertimento trasformato in industria. Qualcosa mi dice che la crisi di Dubai si rivelerà una tappa importante della crisi capitalistica mondiale in atto, tutt’altro che conclusa.

I commenti sono chiusi.

I commenti di questo blog sono sotto monitoraggio delle Autorità. Ti preghiamo di mantenere i toni della discussione entro i limiti di buona educazione e netiquette in essere come regole del blog. Inoltre usa con moderazione i seguenti comandi di formattazione testo.