La prossima spaccatura della destra italiana sarà geografica e di rappresentanza sociale, più che personale.Il dopo-Berlusconi vedrà Tremonti candidato da una Lega pigliatutto al Nord e protesa nella raccolta delle pulsioni antipolitiche lungo tutta la penisola, in quanto vera erede del berlusconismo. A lei Gianfranco Fini cercherà di contrapporre un movimento collegato al Partito Popolare Europeo, una destra più istituzionale. Il terzo incomodo, il Partito Democratico, rischia la marginalità in questa nuova forma di bipolarismo. Non c’è limite al peggio, il dopo-Berlusconi si annuncia prossimo ma non necessariamente liberatorio.