Rai: vorrei conoscere il nome di quel funzionario

sabato, 13 febbraio 2010

Vorrei conoscere il nome del funzionario Rai che tra ieri e oggi, per zelo politico o anche solo per abitudine burocratica, ha segnalato l’opportunità di cancellare la rubrica religiosa “A sua immagine” in quanto vi compariva il deputato Giovanni Bachelet, dunque violava la “par condicio”.
Il mio amico Giovanni era interpellato per ricordare la morte di suo padre, Vittorio Bachelet, insigne giurista e vicepresidente del Csm, assassinato dalle Brigate rosse trent’anni fa. L’ignominia di questo gesto deve farci riflettere. Non bastano le scuse alla famiglia Bachelet, che spero giungano sollecite da parte del presidente Paolo Garimberti e del direttore generale Mauro Masi. Nei prossimi giorni, ogni volta che ascolterete le dichiarazioni insulse da dieci secondi cadauno dei soliti noti, e nella solita proporzione, all’interno dei soliti telegiornali -perfettamente in regola con la normativa liberticida approvata dalla Commissione di vigilanza- rivolgete un pensiero a Giovanni. Come lui, anche voi siete vittime di un calcolo politico vergognoso, finalizzato solo a imbavagliare le trasmissioni scomode e perpetuare la disinformazion dei tg durante la campagna elettorale. Pazienza se ci va di mezzo la dignità della Rai, incapace perfino di esentare sè stessa dalla vergogna di una simile censura al familiare di una vittima del terrorismo.

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