Ora che anche i vescovi denunciano l’ingiustizia di chi s’è fatto un decreto (interpretativo? ma va là…) su misura per sanare i propri errori, in molti si chiedono perchè il presidente Napolitano l’abbia controfirmato. Personalmente trovo che la spiegazione migliore sia quella fornita oggi da Gustavo Zagrebelsky: il capo dello Stato ha agito in base all’etica della responsabilità. Di fronte a una sorta di violenza latente, talora anche minacciata, egli ha operato affinchè non abbia mai a scoppiare. Facendo prevalere un diritto -la presenza di tutte le forze principali nella competizione elettorale- su un altro diritto non meno importante, cioè l’uguaglianza e l’imparzialità della legge.
Chi protesta ha dunque mille volte ragione. Ma accusare Napolitano sarebbe ingiusto.