L’Infedele: Berlusconi indagato, Italia divisa

lunedì, 15 marzo 2010

Stasera su La7 alle 21,10 L’Infedele torna a occuparsi di politica elettorale, grazie alla revoca della norma illiberale che ce l’ha impedito per due settimane. Ma lo faremo a modo nostro, cioè ascoltando velocemente i politici intervistati nel fine settimana dalla nostra redazione (Roberto Formigoni, Umberto Bossi, Pierferdinando Casini, Pierluigi Bersani, Emma Bonino, Antonio Di Pietro, Nichi Vendola, Paolo Ferrero) per poi riflettere insieme a ospiti di riconosciuta esperienza. Sarà con noi, in collegamento da Parigi, Rossana Rossanda. In studio: il sociologo Francesco Alberoni; lo storico Gian Enrico Rusconi; il costituzionalista Nicolò Zanon; il direttore scientifico della Fondazione “Farefuturo”, Alessandro Campi; la escort Gaia Montebello. All’inizio della trasmissione ci collegheremo per telefono con Michele Santoro.
L’Infedele va in onda fra la manifestazione di piazza del Popolo (sinistra) e quella indetta dal Popolo della Libertà per sabato prossimo in piazza San Giovanni. Due raduni convocati in fretta e furia, paradossalmente con il medesimo scopo: denunciare l’emergenza democratica determinata dai comportamenti eversivi dell’avversario. Siamo al limite di rottura nella dialettica democratica? Faremo dei paragoni storici con altri regimi entrati in forte fibrillazione (dall’Italia negli anni venti del Novecento, alla Francia della Quarta Repubblica che precedette il ritorno di De Gaulle nel 1958). Ci chiederemo con Alberoni e Campi quanto possa funzionare il carisma berlusconiano nella veste del perseguitato, lasciatosi alle spalle l’ascesa col sorriso sulle labbra. Con la Rossanda rifletteremo su un’opposizione che assume la foggia (e i limiti) del giustiziere onesto contro i disonesti, di fronte a una destra che vive in Francia le stesse difficoltà. Con Rusconi e Zanon ci chiederemo se sia in atto una vera e propria liquefazione delle istituzioni che hanno sin qui sorretto la nostra democrazia. Con la Montebello vogliamo descrivere le conseguenze del degrado rivelato dalle inchieste sulla corruzione nei rapporti fra la classe dirigente italiana e le donne: il bordello pubblico come barometro della crisi?
Resto in attesa di suggerimenti, riflessioni e commenti da parte vostra.

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