Frisullo e la “giustizia a orologeria”

venerdì, 19 marzo 2010

Strano che i giornali di destra non denuncino compatti la “giustizia a orologeria” che porta in carcere un esponente dalemiano importante come Sandro Frisullo nel vivo della campagna elettorale pugliese. Gli affezionati del blog ricorderanno le male parole con cui Massimo D’Alema rifiutò di rispondere alla nostra Federica Bocellari, dopo una manifestazione del Pd leccese che aveva tributato applausi scroscianti al medesimo Frisullo. Ora la pubblica accusa che indaga sul “sistema Tarantini” ha valutato che l’ex vicepresidente della Regione non ha compiuto solo atti di umana debolezza (come accettare in dono le prestazioni di escort offerte dal suddetto Tarantini) ma si sarebbe macchiato di vera e propria corruzione. Qualcuno ha da ridire per l’azione della magistratura? E sulla sua tempistica? Secondo voi c’è un momento giusto e uno sbagliato per arrestare un indagato? E quale? Ma lasciatemi aggiungere: commetto forse un abuso d’informazione se ricordo che le medesime escort “offerte” in dono a Frisullo venivano convocate a Roma per le cenette allegre in casa di Silvio Berlusconi?

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