La sublime ingerenza di Obama

venerdì, 21 maggio 2010

Siamo talmente abituati alle tonache e alle porpore che esprimono giudizi sulle leggi in discussione nel Parlamento italiano, ringraziate per questo da politici ossequiosi e clericali, da non poterci certo scandalizzare per la sublime ingerenza del sottosegretario alla Giustizia statunitense contro la limitazione delle intercettazioni telefoniche.
Ho particolarmente apprezzato i complimenti ai magistrati italiani impegnati nella lotta contro la criminalità organizzata: immagino la faccia di Berlusconi, Dell’Utri & co quando avranno letto le agenzie. Ma è chiaro che gli Usa hanno un interesse diretto nell’impedire l’entrata in vigore di questa legge sciagurata. Perchè i vantaggi per i mafiosi si ripercuoterebbero anche oltreoceano. Chi lo avrebbe detto che ci saremmo ritrovati a ringraziare un presidente americano nel contrasto alle malandrinate del governo nostrano.

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