Ho l’impressione che sia stato un fiasco, il corteo di Pomigliano per il sì all’accordo promozionato compattamente dai mass media. Lo dico con cautela, pronto a ricredermi, ma già con un certo sollievo. Una vicenda dolorosa di sconfita operaia e di peggioramento nelle condizioni di vita arrecato a tante famiglie, non merita di essere celebrato come una vittoria. Il precedente della marcia dei quarantamila, a Torino trent’anni fa, ci ammonisce: dalla tragedia si passa in fretta alla farsa.E in un momento di crisi acuta del capitalismo mondiale l’ad della Fiat, Sergio Marchionne, nel richiedere agli operai italiani di flessibilizzarsi almeno come i loro colleghi polacchi non può evitare il confronto proporzionale con la crescita dei suoi personali emolumeti.