Anche l’ultima barzelletta (con annessa bestemmia) contro Rosy Bindi, rivelatrice di una vera e propria ossessione berlusconiana, mi conferma nell’opinione che ho espresso pubblicamente a Pierluigi Bersani domenica scorsa a Milano Marittima: sono convinto che Rosy Bindi sia la candidata più autorevole e competitiva che il Pd possa offrire oggi per la guida del governo del paese. Non c’è Vendola nè “papa straniero” che tenga. La candidatura -finalmente- di una donna in nell’Italia retrograda che finora le ha penalizzate; le prove positive già date come ministro; il netto antiberlusconismo di matrice cattolica: sono tutti elementi che concorrono a indicarla come la persona giusta su cui puntare.