Diciamo grazie al bravo Mauro Masi

venerdì, 15 ottobre 2010

Mauro Masi è un genio della comunicazione. Ieri ha spinto il suo prodotto informativo più forte, “Annozero”, oltre la soglia del 23% di share e oltre i sei milioni di telespettatori. Gli deve essere grata Raidue, che certo non rispetterebbe gli obbiettivi senza il talento di Michele Santoro, per non parlare della Sipra, concessionaria di pubblicità della tv pubblica.
Dobbiamo essere grati a Mauro Masi anche per un altro importante motivo. Nessuno come lui ha mai sostenuto argomenti inconfutabili in favore della privatizzazione della Rai, unico metodo per fermare l’invasione di campo dei partiti nel settore televisivo. E per scongelare un mercato bloccato da decenni dalla spartizione collusiva di due network dotati di tre reti per ciascuno, come non è tollerato in nessun altro paese al mondo. Vero è che i monopoli Rai e Mediaset stanno scricchiolando comunque, grazie al flusso di telespettatori delusi che decenni di cattiva qualità dei programmi stanno liberando verso le poche alternative disponibili.
Peccato che tutte queste belle cose Mauro Masi le fa senza volerlo.

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