Da alcuni giorni un quotidiano che apprezzo, “Avvenire”, sormonta la sua prima pagina con la scritta polemica: “Fateli parlare”; e con le fotografie di persone malate che rivendicano il proprio diritto alla vita. La richiesta è che il programma di Fazio e Saviano, “Vieni via con me”, dia loro spazio dopo che ha ospitato Beppino Englaro e Mina Welby. I titoli sono arrabbiati: “Fazio & Saviano, perchè censurate queste storie?”, “Cda Rai, il compito di ridare la parola ai silenziati”, eccetera.
Ora io mi chiedo: secondo voi i cattolici difettano di spazi in televisione, sia con apposite trasmissioni religiose appaltate direttamente, sia come presenza ossequiosa nei telegiornali, sia come trattamento di riguardo nella fiction e nei talk-show? Più precisamente, anzichè pretendere da Fazio e Saviano non si capisce bene quale riparazione, perchè l’ottimo direttore di “Avvenire”, Marco Tarquinio non apre un franco dibattito sulla deludente comunicazione televisiva dei cattolici? Avete un mucchio di spazi e li usate male. Poi vi ingelosite perchè altri fanno ascolti elevati su un’impostazione culturale da cui dissentite. Ma con questo vittimismo controproducente rischiate di fare la figura degli aspitanti scrocconi, non certo dei poveri discriminati.
Il vittimismo che fa male ai cattolici
giovedì, 25 novembre 2010
Si parla di: Avvenire, Beppino Englaro, Fazio & Saviano, Marco Tarquinio, Mina Welby, Vieni via con me