Stasera su La7 alle 21,10 L’Infedele racconta “Metastasi”, la clamorosa inchiesta di Gianluigi Nuzzi con Claudio Antonelli (edita da Chiarelettere) sulla ramificazione e sulle complicità della ‘ndrangheta nel Nord Italia. Ascolteremo la voce del protagonista, Giuseppe Di Bella, un collaboratore di giustizia la cui attendibilità è stata già comprovata da numerose sentenze e che ora si autoaccusa di altri reati pur di far luce su crimini rimasti insoluti. La sua descrizione delle cosche in Lombardia, e in particolare di quella di Franco Coco Trovato in cui operava, viene confermata pure dalla viva voce di un altro pentito: Filippo Barreca, considerato il Buscetta della ‘ndrangheta perchè militò ai suoi vertici.
Partecipano, oltre agli autori del libro: Nicola Gratteri, magistrato di Reggio Calabria; Angela Napoli (Fli), parlamentare della Commissione antimafia; Santo Versace (Pdl), deputato e imprenditore, fratello di quel Gianni Versace che nel libro viene descritto “nelle mani” della ‘ndrangheta; Virginio Brivio, sindaco di Lecco (Pd); Giulio Cavalli, attore e consigliere regionale (Idv) della Lombardia, costretto a vivere sotto scorta per le minacce ricevute a seguito di uno spettacolo teatrale sulle mafie a Milano. Manderemo in onda un’intervista con il viceministro Roberto Castelli (Lega) che nel libro di Nuzzi è facilmente riconoscibile come “gamma”, ovvero il politico lecchese del nascente movimento leghista incontrato da Coco Trovato nel 1990 e appoggiato dal suo clan. Come Castelli, anche altre persone indicate da Di Bella quali collaboratori della ‘ndrangheta hanno smentito e annunciato querela: cito, oltre alla famiglia Versace, anche il vicepresidente della Provincia di Lecco, Italo Bruseghini (Pd), e l’ex senatore liberale Piero Fiocchi.
Parteciperanno all’Infedele anche persone rimaste vittime dell’attività mafiosa in Lombardia e esponenti delle associazioni che la denunciano, spesso inascoltati, come “Libera” e “Ammazzateci tutti”.
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