Vi ricordate? Con Di Pietro si va indietro

giovedì, 9 dicembre 2010

Il 10 novembre 2009, sotto il titolo “Con Di Pietro si va solo indietro”, pubblicavo le considerazioni che riporto qui sotto. Di quale pasta sia fatta la rappresentanza parlamentare dell’Idv, e di quale natura democratica sia stata la selezione della sua classe dirigente, lo vediamo in queste ore con i transfughi dal partito degli urlatori antiberlusconiani alla fiducia a Berlusconi. Complimenti a Antonio Di Pietro, che oggi come un Maurizio Belpietro qualsiasi inveisce contro i traditori e minaccia di appenderli all’albero di Giuda (che vuol dire?). L’ho detto e lo ripeto: con Di Pietro si va solo indietro.

Seguo con distrazione le vicende interne del partito Italia dei valori perchè le trovo di una prevedibilità noiosa. I nuovi venuti hanno approfittato dei seggi parlamentari forniti loro dal padre-padrone del movimento, salvo poi accorgersi che era richiesto loro solo di occuparli, ringraziare e tacere. In attesa di nuovi transfughi dalla crisi della sinistra. Tutti sistemabili, purchè ossequiosi e poco pensosi. Roba di scarsa durata. Ora “Micromega” scopre che c’è un problema di democrazia interna (meglio tardi che mai). Alla vigilia delle prossime elezioni politiche ricomincerà la danza dei transfughi, stavolta più in uscita che in entrata. Nelle regionali l’Idv manifesterà una sostanziale irrilevanza, a differenza che alle europee. Berlusconi li osserva senza tremare.

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