Su “La Stampa” di oggi Walter Veltroni indica come esemplare l’accordo sindacale firmato nel 1923 fra il segretario della Fiom dell’epoca, Bruno Buozzi, e il fondatore della Fiat, Giovanni Agnelli. Trovo davvero infelice la similitudine proposta. Quell’accordo, elogiato da Veltroni come apertura della strada che porterà al contratto nazionale di lavoro, veniva stipulato all’ombra del governo Mussolini. Solo tre anni dopo l’antifascista Buozzi sarebbe stato costretto a emigrare in Francia. Rientrato in Italia e arrestato, fu trucidato dai nazisti nel 1944. Onore alla memoria di Bruno Buozzi, e Veltroni lasci perdere certi paragoni infelici.