L’Infedele: Ruby e i suoi fratelli da Tunisi a Torino

lunedì, 17 gennaio 2011

Stasera alle 21,10 su La7 aprirò L’Infedele intervistando il fondatore del Gruppo Abele, don Luigi Ciotti, sulla piaga della prostituzione in Italia. E lo concluderò dialogando in studio con Patrizia D’Addario, la prima donna che raccontò il mercimonio di corpi praticato ossessivamente nei palazzi del presidente del Consiglio dei Ministri. Di Karima El Mahroug, detta Ruby, e di tutte le altre maggiorenni o minorenni coinvolte in questo “stile di vita” noi vediamo fotografie sorridenti che simulano felicità. Ma non dobbiamo dimenticare le storie quasi sempre penose, se non tragiche, di queste persone: per quanto venga legittimato dall’alto il mercimonio delle giovani donne, è la loro miseria (spesso materiale) a renderne possibile la sottomissione. Per questo il volto di Ruby-Karima mi ricorda quello di tanti nordafricani proletari che vivono fra noi o che si rivoltano da giorni nel Maghreb rivendicando lavoro e libertà. Nè considero una forzatura discutere del sommovimento in Tunisia -ospiti numerosi cittadini di quel paese in fiamme- insieme ai lavoratori della Fiat Mirafiori, a loro volta protagonisti di una scelta difficile su lavoro e diritti in fabbrica. Perfino i volti dei rais nordafricani, decrepiti e in carica da decenni, contrapposti a società sempre più giovani ma prive di futuro, in qualche modo ci richiamano un pericolo che corriamo pure noi che siamo i loro vicini di casa, affacciati pochi chilometri a nord sullo stesso mare.
Questi i partecipanti al dibattito: Lilia Zaouali, scrittrice e antropologa tunisina; Gianni Riotta, direttore de “Il Sole 24 Ore”; Massimo Giordano, assessore alle Attività produttive della regione Piemonte (Lega); lo storico torinese Marco Revelli; Giorgio Airaudo della segreteria nazionale Fiom Cgil; Giuseppe Farina, segretario nazionale della Fim Cisl. Sarà di nuovo con noi Massimo Mucchetti del “Corriere della Sera”.
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