Ohibò, Giuliano si arrabbia con le girls del Pdl

martedì, 1 febbraio 2011

Riporto di seguito, da www.ilfoglio.it, questa nota diramata da Giuliano Ferrara che, non appena si è rimesso a fare politica di fianco a Berlusconi, scopre quant’è difficile. Come leggerete, il direttore de “Il Foglio” è furibondo perchè stamane Berlusconi aveva dato incarico a Daniela Santanchè e Michela Brambilla di organizzargli delle manifestazioni di protesta contro i giudici di Milano, come annunciato subito a destra e a manca. Ferrara, invece, che solo due giorni fa si era inventato un nuovo Berlusconi liberista e proteso al rilancio dell’economia nazionale, ci è rimasto male scoprendo che il suo Cav bada assai più alle inchieste che lo riguardano che ai sogni dell’elefantino. Non oso pensare alla sfuriata telefonica di cui deve essere rimasto vittima il premier. Temo che la nuova discesa in campo di Ferrara non durerà neanche fino a domenica prossima, così come il suo sogno di un Berlusconi nuovo di zecca.

Un comunicato politicamente criminale, seguito al vertice di ieri riunitosi intorno al presidente del Consiglio, ha rischiato di dirottare nel grottesco la sua iniziativa politica di un piano nazionale per la crescita, che una successiva dichiarazione ufficiale di mano del premier ha rimesso all’onore del mondo. Mentre i cronisti a Bruxelles costringevano il bravo e autorevole Angelino Alfano, ministro della Giustizia, a riparlare del “processo breve”, che non è una parolaccia ma nemmeno una priorità del governo in questi giorni, da Palazzo Grazioli usciva una cosina propagandistica da cui risultava che Berlusconi si era riunito con i suoi per dare a Michela Vittoria Brambilla, che dovrebbe occuparsi del turismo, e a Daniela Santanchè, l’incarico di mobilitare il paese contro i pm di Milano. Quel che pensiamo dei pm, che si sono di nuovo comportati da “casta violenta” perquisendo l’abitazione di una cronista del Giornale e la sua redazione, si sa. Ma peggio dei pm c’è solo un modo risibile di combatterli, destituendo il presidente del Consiglio del suo potere e dovere istituzionale di governare l’Italia. Il risultato del grave incidente di staff, nel primo pomeriggio, era questo (e se ne vedranno comunque conseguenze maliziose anche stamane): Berlusconi scherzava, altro che crescita dell’economia, torna a occuparsi solo dei suoi processi e sale sulle barricate. Esattamente l’immagine che i nemici di Berlusconi vogliono dare di lui, e che qualche amico un po’ sciatto contribuisce a diffondere.

Tutto è bene quel che finisce bene. E’ ovvio che Berlusconi ha molti fronti aperti, visto che è sotto l’assedio borbonico e moralistico del circuito mediatico giudiziario, ma se non si controlla lo spin, cioè la comunicazione dell’agenda politica di un uomo di stato, governare non diventa impossibile, diventa inutile.

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